25.11.05
solitudine
Lo so lo so, non sono una blogger troppo costante, ma credetemi che sto bella incasinata qst gg e soprattutto sono stanca…stanca…stanca…
Giravo cmq per relaxarmi sul sito di RadioDeejay, per spizzare qualcosa, per scaricare qualcosa e dopo essermi letta tutto il blog di Linus (che vi consiglio di ascoltare tutti i santi gg dalle 10 alle 12 che vi sgarate dalle risate) mi imbatto nel blog de La Pina e trovo una cosa che mi agghiaccia. È una cosa che io avrei potuto scrivere con le stesse identiche parole (rosico che non l’ho fatto).
Ve la posto.
La solitudine mi coglie sempre impreparata. Mi coglie sola. Sola e in disordine.
Come il peggiore e inopportuno degli ospiti non bussa e invade il salotto, senza ritegno.
Se vado in camera mi segue, e poi mi aspetta nel frigo se devo bere. Se esco mi spia dal marciapiede opposto, e poi corre ad accogliermi al ritorno.
Seduta vicino a Cora sul divano, mi sorride vuota e zuccherina come a dire "Sono ancora qui".
A volte mi mette la mano tra le scapole mentre scrivo un'email.
A volte si siede sul bordo della vasca da bagno e profuma di bambu.
Ogni tanto mi chiama col nome di altri, poi piange, telefona e mette giù.
La solitudine si nasconde nei pensili della cucina e fa invecchiare i biscotti.
Spesso basta accendersi una sigaretta ignorandola. Lei si offende e se ne va.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
"ci sono sofferenze che scavano nella persona come i buchi di un flauto e la voce dello spirito ne esce melodiosa"
Vitaliano Brancati
Posta un commento