6.11.05

A.A - amici ed assenzio




Gli amici sono il sale delle giornate e la cosa che più mi diverte è che l’amico se ne esce con delle cose assurde quando tu meno te l’aspetti. Belli gli amici lontani; belli gli amici quotidiani; belli tutti gli amici.
La consolazione è la cosa più grande che ci sia per me; io effettivamente cerco spesso consolazione dagli altri, quasi al limite della petulanza e mi piace moooolto essere ascoltata e consolata.
Ci sono amici per questo.
Poi ci sono amici dei pezzi, quelli che ti raddrizzano.
Poi ci sono gli amici del cazzeggio, quelli che ti divertono.
Poi ci sono quelli che rompono e che da te prendono e basta.
E quelli che solo vogliono essere ascoltati mentre soliloquiano (e che infondo prendono e basta).
Eppoi quelli che si rivelano tali solo ad un certo punto. Alcuni nei momenti delicati, altri in quelli del divertimento, altri in quelli del bisogno. Altri che, non si sa come, capiscono quella cosa proprio in quel momento e vivono con te la forza di quell’esperienza in quel momento specifico: questa sensazione mi è capitata spessissimo, soprattutto nell’ultimo periodo.

Eppoi quelli che sono qui nel cuore e dei quali non potresti fare a meno e che vedi nel futuro: e qui cominciano i miei film….io mi immagino a 35/40 anni tutti insieme a bordo piscina della casa di campagna di qualcuno di noi a guardare i nostri figli sguazzare e a parlare sempre e ciagolare delle persone e ridacchiare con la complicità tipica di chi si conosce da sempre…
mmmmmmmmmmmmmmmmmmm
Chissà se avremo figli, se resteremo amici, ma soprattutto se qcn avrà una casa di campagna con piscina!!!





Vi lascio con alcuni dati sulla sostanza che tante gioie ci regala ormai da qualche mese: L’ASSENZIO...








  • La vendita dell'assenzio fu vietata in Europa e tale resta nel territorio americano. Quello che si gusta oggi non sembra essere lo stesso di una volta, almeno dalle mie parti, mentre da Londra amici di famiglia portarono anni fa quello vero.




  • L'assenzio ha solitamente un colore verde pallido (che gli conferisce il nome di "Fata Verde") ed ha un sapore simile ad un liquore a base di anice, ma con un aroma più aspro dovuto alle molte erbe usate, ed un retrogusto leggermente amaro. In aggiunta alle foglie di assenzio, esso contiene anice (spesso parzialmente sostituito con anice stellato), finocchio di Firenze, issopo, sostanza aromatica a base di limone, ed assenzio romano (Artemisia pontica). Varie ricette includono anche la radice di angelica, calamo aromatico, foglie di dittamo, coriandolo, ed altre erbe di montagna.




  • Il contenuto alcolico della bevanda è estremamente elevato


  • Non viene, di solito, bevuto "d'un fiato", ma viene consumato dopo un rituale abbastanza elaborato nel quale uno specifico cucchiaio scanalato contenente un cubetto di zucchero è posto sopra un bicchiere, e dell'acqua viene versata sopra di esso fintanto che lo zucchero risulta diluito in proporzione che va da 3:1 fino a 5:1.




  • L'absintina con il suo sapore amaro agisce eccitando le terminazioni nervose della mucosa orale e stimolando così, per via riflessa, la secrezione del succo gastrico.




  • Impiego terapeutico: atonia digestiva, dispepsia, convalescenza, colecistopatia, dismenorrea.


Sia chiaro che io lo assumo solo a scopo terapeutico .. .. ..

1 commento:

Unknown ha detto...

L'olio essenziale d'assenzio è il componente principale del liquore d'assenzio, di cui si fa tanto uso ed abuso specialmente in Francia colle più funeste conseguenze. L'abuso di detto liquore dà infatti sviluppo ad una intossicazione cronica detta absintismo. I bevitori di assenzio, di vulneraria, offrono per lungo tempo anziché una diminuzione della sensibilità dolorifica, iperalgesia marcatissima, insieme ad una iperestesia tattile notevole ed ad esagerazione dei riflessi, allucinazioni, illusioni, accessi epilettiformi. I sintomi si avvicinano molto a quelli dell'isterismo. Nagnan nei cani vide una vera forma epilettica per l'iniezione di olio essenziale d'assenzio. Però secondo Cadéac e Mennier il liquore d'assenzio per la miscela d'essenze che contiene è piuttosto uno stupefacente che un epilettizzante: le essenze stupefacenti che contiene sono quelle d'anice, di badiana, d'angelica, d'origano, di melissa, di menta; l'assenzio, l'isopo, il finocchio costituirebbero il gruppo epilettizzante. Il principio amaro, l'absintina, ha il maggior valore terapeutico ed agisce come i tonici amari, senza dare disturbi di sorta. Sarebbe come tale preferibile alla colombina ed alla quassina. In pratica si usa la droga in infuso o la tintura. Ha sapore amaro - aromatico, risveglia ed eccita l'appetito, regolarizza le scariche e si prescrive nell'anoressia, nelle dispepsie essenziali con stitichezza, nella clorosi insieme col ferro, nell'amenorrea, nella convalescenza di malattie gravi con alterazione delle funzioni digestive. Il popolo ricorre a questa medicina anche nella febbre intermittente, nella verminazione, per clisteri contro l'oxyuris, e per uso esterno in bagnuoli nelle contusioni, paralisi.