26.12.05

Caro Babbo Natale



CARO BABBO NATALE,

per una volta vorrei chiederti non un oggetto di smodato desiderio , ma più semplicemente di non avere tante menate per la testa.
Sai Babbo, è così facile perdersi nei discorsi, perdendo di vista quello che invece si fa e si è! A volte mi perdo proprio in questa tendenza: fare tanti discorsi ed impegnare tutte le mie facoltà mentali in complicate evoluzioni linguistiche…e perdere tutto il mio pragmatismo, la mia capacità di agire, il mio vero essere. Infatti spessissimo mi capita di incartarmi nei discorsi cercando di spiegare quello che penso, spessissimo eccedo nella mia aggressività e non riesco a essere veramente fedele a me stessa. Mi piacerebbe un mondo dove conta solo quello che fai e non quello che dici: quello che fai parla per te, senza “se..ma..forse..come…”. Quello che fai la dice lunghissima su chi sei e sulle palle che hai.
Infatti penso che dietro alle parole si mascherino grandi laghi di insicurezza ed indecisione e che li si vogliano spacciare per pozzanghere che si asciugheranno al primo sole. Non è così; dietro ai superdiscorsi, all’ironia, alle circonlocuzioni si nasconde quello che si è: senza palle, codardi, vigliacchi, paurosi, imbelli. Molte, molte persone sono così.

Caro Babbo Natale dammi un mondo dove il giusto e lo sbagliato sono ben divisi, nettamente marcati, così che si possa dire facilmente questo è giusto, questo è sbagliato. Dammi un mondo dove tutti sono quello che dicono di essere e non mentono mai per ferirti (o peggio per non ferirti e poi fanno ancora più del male). Dammi un posto dove non si arrivi mai alla rabbia che ti annebbia il cervello, anche se solo per un secondo, che è una delle sensazioni di cui più ho paura: la furiosa perdita di controllo (e mi capita, eccome). Dammi un mondo dove si possa comunicare solo con la com-passione, con la messa in comune dei sentimenti e delle emozioni, dove non serve spiegare cosa provi perché l’altro già lo sa, lo prova.


Dammi un mondo dove posso per ogni giorno trovare una canzone adatta (ad esempio per oggi NATALE ALLO ZENZERO – Elst).


Per fare una canzone di Natale non basta un argomento natalizio ma occorre un ingrediente più speciale: lo zenzero.
Ma chi lo avrebbe detto che lo zenzero in fondo è il vero fulcro del Natale.
Non il Presepe, non Gesù bambino ma lo zenzero.
E non è ironico che questo zenzero sia tipico dell'Asia tropicale un posto dove ignorano il Natale, ma quanto a zenzero... Mollali!
Oh pianta che provieni dall'oriente il cui rizoma è usato come opeptico, in farmacia, in cucina e nei liquori e ovviamente nel Natale... Sapete poi cosa vuol dire opeptico? Significa che ti fa digerire...
Perciò dopo il cenone di Natale diciamoci l'un l'altro "eupepsia"!!!
E non venite a dirci che lo zenzero era già in voga prima di stavolta: vogliam ci sia riconosciuto il merito dello zenzero

Natale allo zenzero Presepe allo zenzero tanti auguroni allo zenzero stappare lo zenzero brindare allo zenzero gridare fortissimo zenzero Regali allo zenzero vacanze allo zenzero Gesù bambino di zenzero dolciumi di zenzero canzoni allo zenzero Bianco Natale allo zenzero

(Festività felicità)
E chi non fosse ancora straconvinto che zenzero significa Natale provasse ad assaggiare un biscottino allo zenzero...

Re Magi di zenzero pastori di zenzero stella cometa di zenzero le renne allo zenzero zanzare di zenzero Bianco Natale di zenzero




Grazie Babbo. Però prima di me esaudisci le letterine di tutti i bimbi, ma di tutti però, pure di quelli che sono talmente poveri da non avere nemmeno la fantasia per poterti sognare.


Flavia

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